Il Vallo di Diano, incastonato tra spettacolari paesaggi naturali e ricco di straordinari tesori storici e culturali, si presenta come una meta imperdibile per gli amanti del trekking e dell'escursionismo.
Appartenente al prestigioso Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il quale vanta il primato di essere il maggiore parco nazionale d'Italia e un prestigioso sito del patrimonio mondiale dell'UNESCO, il Vallo di Diano promette emozionanti avventure immersi nella natura.
All'interno di questo maestoso parco, una rete di sentieri ben tracciati si snoda attraverso la valle e le montagne circostanti, offrendo agli escursionisti panorami mozzafiato e un contatto autentico con la flora e la fauna locali.
Oltre le bellezze naturali, il trekking nel Vallo di Diano offre anche l'opportunità di immergersi nell'affascinante patrimonio storico e culturale della regione.
I visitatori infatti possono esplorare antichi borghi medievali, ammirare chiese secolari, visitare musei ricchi di reperti storici e scoprire molte altre attrazioni di interesse storico.
La via dei prigionieri
Nel cuore del Vallo di Diano si snoda il suggestivo sentiero dei prigionieri, così nominato in onore dei prigionieri cecoslovacchi della prima guerra mondiale che, trasferiti a Padula, tracciarono questa via verso la Basilicata.
L'itinerario offre un'esperienza panoramica unica, conducendo i visitatori fino ai suggestivi Piani di Mandranello.
Questa vasta pianura accoglie pascoli verdissimi e ospita anche una piccola popolazione di cavalli selvatici.
Storicamente, questi territori furono utilizzati per l’addestramento dei militari.
Il percorso è di difficoltà media e il tempo di percorrenza è di 4 ore, contando 13,94 km di percorrenza.
Alla Madonna del Romito
In un territorio abbracciato sia dalla Campania che dalla Basilicata, questo sentiero guida i curiosi avventurieri fino alla Cappella del Romito, a 1.389 m s.l.m.
Tra faggi e pini si raggiunge la cima da cui si possono osservare sia gli Alburni sia il massiccio del Pollino.
Il percorso è di difficoltà media e il tempo di percorrenza è di 5 ore e 30 minuti, contando 12 km di percorrenza.
Cocuzzo delle Puglie
Il Monte Cocuzzo delle Puglie si trova a Teggiano e occupa una posizione strategica lungo un antico percorso che collegava il Cilento alle coste tirreniche e ioniche. Questa via ha visto il transito di merci e truppe dall'epoca romana fino al medioevo.
L'escursione lungo questo tracciato fa parte del Sentiero Italia, un itinerario escursionistico che attraversa l'intero territorio nazionale.
Il sentiero si snoda attraverso un territorio montuoso dove la cima del monte emerge priva di vegetazione, mentre tutta la vallata circostante è un immenso faggeto.
La difficoltà tecnica del percorso è abbastanza difficile, il tempo di percorrenza è di 5 ore, contando 9,26 km di percorrenza.
Inghiottitoio di Vallivona
L'Inghiottitoio di Vallivona si posiziona sul versante sud-occidentale del monte Cervati a un'altitudine di 1100 metri sul livello del mare.
Originariamente, era una grotta attraversabile che accumulava le acque provenienti dalle altitudini più elevate.
In questo percorso l'acqua la fa da padrone; quando la sua potenza scolpisce le rocce calcaree e il suo suono rimbomba nelle gole oscure, il paesaggio subisce una trasformazione incredibile, arricchendosi di nuove meraviglie e avvolgendosi in un'atmosfera senza pari.
Il visitatore percorrerà un tunnel scavato nella roccia e si troverà improvvisamente di fronte all'apertura di un'enorme voragine, un esempio concreto delle straordinarie creazioni della natura nel corso di milioni di anni.
L'impeto dell'acqua ha dato forma a un cratere che si innalza fino a 100 metri di altezza, le cui pareti interne sono rivestite da una variegata vegetazione igrofila: un'oasi segreta, tra le scoscese pareti calcaree.
La difficoltà tecnica del percorso è abbastanza difficile, il tempo di percorrenza è di 7 ore e 30 minuti, contando 15,12 km di percorrenza.
Il Monte Cervati
Situato nel suggestivo comune di Sanza, nella provincia di Salerno, il Monte Cervati rappresenta un'esperienza straordinaria per gli amanti del trekking.
L'avventura inizia con un emozionante percorso attraverso rigogliosi boschi e suggestivi sentieri. Dai piccoli paesi circostanti, come Sanza o Piaggine, si può imboccare il sentiero che conduce al cuore del monte.
Le pendici del Monte Cervati ospitano una flora ricca e diversificata, come querce, castagni e faggi e con specie endemiche come il raro giglio di San Giovanni e la profumata erica arborea. Inoltre, non è inusuale avvistare esemplari di cervo, cinghiale e capriolo che popolano questi boschi.
Una volta raggiunta la vetta del Monte Cervati, a un'altitudine di oltre 1800 metri sul livello del mare, si viene premiati dalla suggestiva visione del Vallo di Diano visto dall’alto.
La difficoltà tecnica del percorso è abbastanza difficile, il tempo di percorrenza è di circa 7 ore, contando 24,65 km di percorrenza.
Monte la Marta
Il Monte la Marta si erge nei pressi di Polla e offre ai visitatori l'opportunità di vivere un'esperienza di trekking indimenticabile.
Partendo dalla base del monte, si possono seguire i sentieri ben segnalati che conducono alla cima, Il percorso di salita è affascinante e variegato, attraversa infatti boschi rigogliosi, prati verdissimi e affacci panoramici sul Vallo di Diano, la cui vista lascia senza fiato.
Durante la vostra escursione, sarete circondati da una ricca varietà di flora. Tra i faggi secolari e i lecci maestosi, potrete ammirare splendidi esemplari di querce, castagni e pini.
Non solo la flora, ma anche la fauna del Monte La Marta è straordinariamente varia. Durante la vostra escursione, potrete avvistare una vasta gamma di animali selvatici che popolano questi boschi, tra cui cinghiali, caprioli e volpi.
La difficoltà tecnica del percorso è abbastanza difficile, il tempo di percorrenza è di 3 ore e 40 minuti, contando 7,04 km di percorrenza.
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