Da domenica 1° aprile, scatta l’ennesimo atto del progressivo gioco al rialzo con gli aumenti delle bollette relative al gas ed all’energia elettrica decisi dall’Authority per un balzo in alto di complessivi 10 punti percentuali, il che vuol dire che ogni famiglia spenderà mediamente 49 euro in più. Con gli stipendi che restano fermi al palo – il salario è ormai l’unica cosa che in Italia non aumenta – crescono i consumi.
Secondo i dati Eurispes, per garantirsi semplicemente gli alimenti un nucleo familiare di 4 persone dovrebbe poter contare su non meno di 2500 euro mensili, uno stipendio niente male che è già qualcosa di irraggiungibile per tanti e che – di questo passo – potrebbe non bastare più da qui a qualche mese, anche perché oltre alle super-bollette da pagare si impennano i costi anche del pane e della pasta, cioè dei generi più strettamente di prima necessità.
Andrà anche peggio nel mese di maggio, quando ci sarà un ulteriore rincaro del 4% sulla luce per gli incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate. A quanto dicono, si starebbe lavorando ad ulteriori misure per far sì che i maggiori oneri dei servizi per assicurare l'equilibrio del sistema elettrico vengano in parte sostenuti dai produttori e non integralmente trasferiti ai consumatori. Non sarebbe stato meglio pensarci prima?
tratto da: www.salernonotizie.it |