Dopo ventuno mesi di sigilli apposti ai cancelli dai Carabinieri, il Tribunale di Sala Consilina ha disposto il dissequestro dell’area su cui sorge il cantiere dell’aviosuperficie “Babino” di Teggiano. Il sequestro, nel febbraio dello scorso anno, fu disposto per presunte irregolarità sulle procedure in materia ambientale. Il Comune con una serie di ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato, però, nonostante la tesi regionale è riuscito a dimostrare che per l’esecuzione delle opere non era necessaria la valutazione di impatto ambientale. Si tratta di un provvedimento di grande importanza che consente di riprendere le attività per il completamento di un’infrastruttura ritenuta strategica per lo sviluppo dell’area.
Ribadiamo di essere sempre stati fiduciosi nell’operato della Magistratura a cui abbiamo fornito la nostra più ampia collaborazione attraverso il lavoro dei nostri legali e tecnici.
Il dissequestro dell’area del cantiere dell’aviosuperficie rimette le ali al progetto di dotare il Vallo di Diano di una infrastruttura necessaria per far decollare i programmi di sviluppo produttivo, turistico ed agricolo, colmando quel gap che impedisce di proiettare il nostro territorio in contesti più ampi. Ora servono ulteriori provvedimenti per rendere operativa la struttura sia come sede di Protezione Civile che di Servizio Sanitario, quindi sarebbe il caso che la Regione, convochi, essendo deputata a risolvere e non creare problemi, una Conferenza di servizio con tutti i soggetti interessati.
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