Il Consiglio regionale della Campania - a maggioranza - ha bocciato, nella seduta del 29 settembre scorso, un emendamento sottoscritto da tutti i Consiglieri P.D. teso a modificare la norma regionale che prevede la corresponsione del 50% dell’indennità ai Consiglieri sospesi e/o condannati anche se non in maniera definitiva. “La maggioranza di destra che governa la Regione Campania ha dato ancora dimostrazione di scarsa attenzione per la legalità e di chiara irresponsabilità – commenta amaro Gianfranco Valiante - chi ha votato per il mantenimento di questa non condivisibile norma spieghi ora ai cittadini il motivo per il quale un Consigliere sospeso per serie ragioni giudiziarie abbia comunque diritto a percepire il 50% di indennità per un mandato che non svolge”. “Come ampiamente argomentato dalla Corte costituzionale – continua Valiante - le indennità di carica o di funzione costituiscono un ristoro per le funzioni svolte, peraltro forfettario, escludendosi decisamente qualsiasi assimilazione alla retribuzione derivante da un rapporto di pubblico impiego o ad emolumenti di siffatta natura. La nostra proposta – quella dei Consiglieri del P.D. – prevedeva la corresponsione al Consigliere sospeso l’1% dell’indennità (in luogo del 50%) , per non gravare sulle casse regionali ma soprattutto per ragioni di opportunità politica. Poteva essere un segnale importante – incalza Valiante – in un momento in cui vi è grande insofferenza da parte dei cittadini nei confronti delle istituzioni e della politica. La maggioranza di destra ha perso ancora una grande occasione preferendo proseguire nel percorso di non intaccare privilegi ed alimentando il malcontento di chi deve, suo malgrado, assistere a questo triste teatrino della politica”. “E pensare che soltanto pochi giorni fa, il Presidente della Giunta Caldoro aveva dato disponibilità alle forze politiche sane di voler sottoscrivere un patto per la legalità”.
Gianfranco Valiante
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