Mercoledì 6 luglio, dalle ore 9.00 alle 10.00 davanti al Senato della Repubblica (corsia agonale, lato Piazza Navona), alcune parlamentari e donne lanceranno l’iniziativa “NON FARTI SCIPPARE IL FUTURO”, contro lo scippo in atto nella manovra finanziaria del Governo, che sottrae ben 4 miliardi che dovevano essere investiti in misure di welfare e conciliazione.
Questi soldi sono a tutti gli effetti delle donne italiane: sono infatti i fondi derivanti dall’equiparazione dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego che il governo, con un precedente provvedimento, si era impegnato a investire per invertire la rotta su occupazione femminile e servizi.
Un flash mob, dalle ore 9.00 alle ore 10.00 circa, consistente nel depositare davanti al portone del Senato borse vuote e trasparenti per protestare contro lo Scippo alle Donne, e, a seguire, alle ore 11.00 una conferenza presso la Sala Stampa del Senato per fare il punto sulle tappe dell'iniziativa e sulla manovra finanziaria del Governo.
Hanno già aderito all'iniziativa insieme all'Associazione Pari o Dispare la Vice Presidente del Senato Bonino, le deputate Bindi, Bossa, Cenni, Codurelli, Concia, Garavini, Gatti, Gnecchi, Lanzillotta, Madia, Mosca, Mura, Murer, Pes, Pollastrini, Rampi, Sbrollini e le senatrici Adamo, Germontani, Ghedini, Incostante, Marinaro, Poretti e il Senatore Ichino.
Oltre 80 associazioni hanno lanciato l'appello "Quattro miliardi (erano?) tutti per noi" già dal mese di giugno proprio sullo stesso argomento.
Mercoledì avrà, dunque, il via un mese di mobilitazione straordinaria tesa a sventare un furto inaccettabile, certificato oggi dal testo della manovra finanziaria.
Comitato Se non ora quando?- Vallo di Diano
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