Il sindaco di Sant'Arsenio, Nicola Pica, ha ricomposto la giunta, dopo aver ritirato le deleghe 20 giorni fa per valutare la possibilità di strutturare un nuovo rapporto con i gruppi consiliari. Nella sostanza sono stati riconfermati i quattro assessori: Antonio Biscotti (istruzione e sanità), Nicola Costa (turismo, sport e formazione), Enrico D'Amato (lavori pubblici e urbanistica) e Antonio Ippolito (personale e commercio). Il primo cittadino ha anche annunciato l'intenzione di organizzare un incontro pubblico per illustrare i progetti realizzati nei primi due anni di governo e "l'azione amministrativa - ha aggiunto Pica - che metteremo in campo da oggi in avanti". Le deleghe erano state ritirate 20 giorni fa poiché "l'intenzione era di proporre un percorso nuovo ai gruppi consiliari, e in particolare alla minoranza, per il bene della comunità". In questo momento, infatti, "la maggioranza c'è e può portare avanti senza problemi il programma presentato in campagna elettorale, evitando ulteriori perdite di tempo", ha spiegato Nicola Pica, "anche con il voto favorevole di sette consiglieri rispetto a sei contrari". La vicenda, secondo il sindaco "era quindi di stampo prettamente politico, per dare all'azione amministrativa un respiro più ampio - ha evidenziato - ma ho trovato poca disponibilità per una conclusione unitaria. Per senso di responsabilità abbiamo deciso, con il consenso unanime di tutti e sette i componenti della maggioranza, di riconfermare la giunta esistente con un rimodulazione delle materie". La maggioranza ha i numeri e quindi va avanti "alla luce di una parte della minoranza che non ha accettato l'offerta partecipativa, proponendo richieste 'esose'", ha specificato il sindaco di Sant'Arsenio, che intende però proseguire nel rapporto di condivisione con l'intero consiglio comunale: "Daremo impulso alle commissioni comunali proprio per dare un impulso alla partecipazione attiva dell'opposizione consiliare". Il sindaco ha infine ricordato di aver rispettato i tempi per la soluzione della vicenda, poiché era stato annunciato un tempo massimo di 15 giorni, "a cui si sono aggiunti altri 5 giorni per le note vicende legate all'ospedale di Polla e Sant'Arsenio". |