A tal riguardo, dichiara il dirigente del movimento Giuseppe Rinaldi: “Lo scorso 16 dicembre, la Commissione Speciale Politiche Giovanili della Regione Campania, presieduta dall’on. Giovanni Baldi, congiuntamente a quella delle Politiche Sociali, ha approvato la proposta di Legge di Promozione e Coordinamento delle Politiche Giovanili. Per la prima volta, in maniera accorta e concreta, gli interventi sul settore giovanile vengono messi a sistema, integrati, coordinati con una specifica legislazione. Va dato merito all’on.Baldi di aver lavorato a questa proposta di legge indubbiamente utile ai giovani della nostra Regione”.
La proposta di legge, che ora attende l’approvazione del Consiglio Regionale, ha in sé diversi punti di interesse per le giovani generazioni.
Continua Rinaldi, il più giovane Consigliere di Amministrazione dell’intera Provincia da quando è stato nominato all'interno del CDA del Patto Territoriale Diano-Bussento: “Tra i tanti strumenti previsti nella legge emerge una proposta storica dei movimenti giovanili di destra, sostenuta già da alcuni anni anche dal movimento del Vallo di Diano, ossia l’istituzione di Osservatori sulle politiche giovanili con la redazione di Piani Territoriali Sovracomunali sulle condizioni nelle varie aree della vasta Regione Campania del mondo giovanile. Mondo giovanile che certamente non vive un periodo storico agevole da diversi punti di vista, come evidenziano anche gli ultimi rilevamenti dello Svimez e di altri istituti di ricerca, e quindi necessitante di interventi mirati, continuativi, reali non sottoforma di assistenzialismo ma nell’ottica di creare quelle condizioni opportune per un naturale sviluppo giovanile in tutti i settori”.
Il dirigente Rinaldi conclude con una riflessione sul mondo giovanile valdianese: “Da più tempo ripeto che i giovani che scelgono di vivere nell’aree più distanti dai centri nevralgici di sviluppo economico, professionale e culturale hanno un coraggio ed un orgoglio delle radici che rendono onore alla nostra terra. Tuttavia, v’è bisogno di una grande riflessione su temi come l’occupazione, lo studio, lo status delle giovani coppie, il diritto alla maternità ed altri da condurre, inevitabilmente, col coinvolgimento di una nuova classe dirigente nel nostro panorama politico alla cui formazione ogni giovane appassionato al bene comune, al di là delle posizioni, non può e non deve sottrarsi”.
|