D: All’indomani del voto, qual è la posizione di Angelo Paladino, candidato alle ultime elezioni Regionali per il rinnovo del Consiglio Regionale della Campania nelle liste dell’UDEUR?
R: Sono molto soddisfatto perché chiaramente non è stato positivo il fatto che non c’è stata l’elezione, però avere più voti a Sala Consilina e rimanere il più votato a Sala Consilina, nonostante il fatto che la stessa città avesse altri candidati della zona. Nonostante avessi l’amministrazione comunale contro, pur partecipando l’amministrazione comunale stessa alla campagna elettorale di altri candidati sia di centro sinistra che di centro. Ha partecipato alle manifestazioni elettorali il sindaco insieme alla giunta sostenendo il candidato dell’UDC in maniera molto palese ed evidente, ecco nonostante questo sono il più votato. L’UDEUR ha migliorato le posizioni degli ultimi cinque anni e adesso si vedrà cosa succederà livello regionale, abbiamo due consiglieri regionali e un ruolo ci sarà sicuramente. Detto questo non mi soddisfa come il centro destra si comporta politicamente nel Vallo di Diano. C’è troppa divisione, c’è tantissima polemica di tipo anche personale: Carfagna – Cirielli all’interno di questi schieramenti nella Pdl, ma non c’è coerenza nemmeno con gli atri gruppi.
D: Allora lei cosa propone nell’immediato?
R: Io propongo subito l’istituzione di un tavolo di coordinamento, un coordinamento di zona nel Vallo di Diano e di tutti i partiti di centro destra, che facciano innanzitutto la proposta politica sul Vallo di Diano, sugli ospedali che vanno male, sulla sicurezza che non va bene, sulla droga che è diffusissima, sulla disoccupazione giovanile sulla crisi economica e sui commercianti che chiudono i loro esercizi, i trasporti che non esistono. Tutto questo va riportato in un progetto politico di centro destra. E poi bisogna tentare di ribaltare la situazione degli enti: 17 enti nelle mani del centro sinistra, zero nelle mani del centro destra. Dunque non si può avere un mare di voti alle Politiche, alle Regionali e poi non avere un consiglio comunale di centro destra o un sindaco di centro destra. Tutto questo deve essere immediatamente affrontato con una proposta politica coerente dei rappresentanti di centro destra i quali non possono stare a secondo della convenienza a sostenere giunte di centro sinistra in maniera equivoca. Allora, devono avere la posizione univoca e vedere già in prospettiva da Padula a Montesano, al rinnovo dei prossimi consigli comunali di questi comuni di fare una lista vincente che porti un sindaco di centro destra.
D: Qual è allora la prospettiva vincente per il Vallo di Diano?
R: Innanzitutto far parte di un centro destra pensante e organizzato che trasformi il consenso elettorale in attività politica ma questo mi pare il minimo che si possa fare. Non si può solo pensare che è un’aggregazione che si riunisce ogni cinque anni per fare le campagne elettorali, bisogna rispondere alla gente. La Lega dimostra che è un partito di territorio, è un partito che dice le cose alla gente e funziona con le sezioni, occorre quindi fare una sezione del centro destra dove la Pdl innanzitutto, il partito di riferimento, abbia un ruolo trainante. Poi gli altri partiti:UDEUR, Noi Sud, MPA insieme con la Pdl si coordino e facciano una iniziativa comune che elimini gli equivoci e le incoerenze, ecco bisogna pur dirlo.
D: Cosa significa tutto ciò calato nella realtà locale?
R: Per esempio partendo da Sala Consilina occorre dire che il centro destra unito è contro questa amministrazione. Noi lo stiamo chiedendo e fino a oggi questo è avvenuto, gli amici del Pdl in questo senso hanno dato un segnale molto forte e allora bisogna continuare su questa strada e cercare di allargare il consenso e prepararsi alle prossime elezioni altrimenti 17 a 0 siamo e 17 a 0 resteremo, indipendentemente dai voti che ha ottenuto Stefano Caldoro. Questa è una prospettiva che stiamo proponendo con la istituzione immediata, nei prossimi giorni, chiederò agli amici del Pdl di Noi Sud e agli amici che fanno capo all’On. Brusco agli amici di MPA e agli stessi amici di Caldoro, di riunirci per cercare di dare una fisionomia molto più consistente a un centro destra che, oggi ha tantissimi voti ma una fragilissima struttura.
Antonella Citro
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