Ancora un incidente mortale sulla Salerno Reggio-Calabria. L'ennesima vittima è un noto agronomo di Sassano, Giuseppe Trotta, di 54 anni. Viaggiava da solo sulla sua auto, una Citroen Xsara, targata AY336VB, quando, intorno alle 14,30, sulla corsia sud, nel tratto compreso tra gli svincoli di Sicignano degli Alburni e Petina, uscendo dalla galleria Castelluccio, al km 70.500, è finito, non si sa ancora come, contro un paletto metallico segna chilometri. Violentissimo l'impatto: l'automobile ha divelto il guardrail ed è precipitata, dopo un volo di tre o quattro metri, nel sottostante terrapieno, riducendosi in un ammasso informe di rottami. L'uomo, che è rimasto incastrato tra il sedile ed il tetto schiacciato dell'auto, è morto sul colpo: la sua testa si è fracassata, mentre su tutto il corpo vaste e diffuse erano le ferite. Sul posto sono immediatamente giunti gli agenti della Polizia stradale della sottosezione di Sala Consilina, i sanitari del 118 (i quali altro non hanno potuto fare che costatarne il decesso) ed i vigili del Fuoco del distaccamento di Eboli. Questi ultimi, guidati dal capo squadra Matteo Galiero, servendosi di cesoie idrauliche e di un divaricatore, hanno dovuto lavorare non poco prima di estrarre dall'auto, ricevuta l'autorizzazione della magistratura competente per territorio, il corpo senza vita della vittima. La sua salma è stata quindi trasportata presso l'obitorio dell'ospedale civile di Oliveto Citra, dove è a disposizione dell'autorità giudiziaria. La tragica morte di Giuseppe Trotta ha suscitato in Sassano come nell'intero Vallo di Diano sgomento e dolore. Era, fra l'altro, persona assai conosciuta e stimata da tutti. Viveva con l'anziana madre, Antonia, in una sua tenuta nella Valle delle Orchidee, dove, insieme col nipote Giuseppe, figlio della sorella insegnante, aveva creato e gestiva una fiorente attività di apicoltura. E, fra i suoi progetti, c'era quello di produrre del miele "doc", di altissima qualità, da commercializzare col marchio "Valle delle Orchidee" sui mercati della Comunità Europea. Di lui non c'è persona che non lo ricordi con stima ed affetto. Per tutti parla un suo vecchio compagno di scuola, Franco Biancamano. «Giuseppe era di una ineguagliabile disponibilità ed un uomo di grande cultura. Abbiamo frequentato insieme il liceo classico di Sala Consilina: era il più bravo della classe». Intanto ci si prepara alle esequie che si svolgeranno appena sarà stato dato dal magistrato il nulla osta per il trasporto a Sassano della salma. E c'è da giurare che a dargli l'estremo saluto ci sarà l'intero Vallo di Diano.
GIUSEPPE LAPADULA
tratto da: www.ilmattino.it
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