Fellini ha fatto la storia del cinema italiano ritraendo attimi che resteranno sempre indelebili nell’immaginario dei giovani e indimenticabili ricordi delle persone mature. Il film neorealista del 1960 di Federico Felini, “La Dolce Vita”, è diventato mitico per tutta una generazione e a quelle seguenti. Chi non ricorda la famosa scena con Macello Mastroianni e Anita Ekberg nella Fontana di Trevi? Ciò è un p3ezzo della storia e della storia cinematografica italiana. Momenti che hanno caratterizzato un’epoca che non ritornerà mai più, dove regnava una magia che ormai rimane solo nei ricordi e nella memoria di chi ha potuto vivere la dolce vita.
Domenica scorsa a Padula è stato presentato il libro “Con Flaiano e Fellini a Via Veneto Dalla Dolce Vita alla Roma d’oggi” di Giovanni Russo, giornalista salernitano nato nel 1925, residente a Roma. Importante firma giornalistica che ha collaborato con “Il Mondo” dal 1949 al1966, e poi firma per del “Corriere della Sera”. L’autore trova ispirazione per il suo romanzo dai suoi ricordi di un epoca che caratterizzò Roma e l’Italia, Russo conobbe sia Flaiano che Fellini. La dolce vita e via Veneto rappresentavano la comunicazione, la creatività, l’arte, le speranze di un periodo storico ormai lontano. Oggi Roma non è più la stessa, i tempi sono cambiati, un percorso inevitabile della storia, il cambiamento si è avuto a causa della televisione, di internet e della globalizzazione, la società è cambiata non è più comunicativa come allora e gli interessi sono cambiati.
Molti sono intervenuti alla presentazione del libro di Russo a Padula presso l’ex cinema Orchidea, evento organizzato dal Circolo Sociale Carlo Alberto – 1886.
Sono intervenuti il giornalista Giuseppe D’Amico, il Ricercatore Antonio Tortorella, l’inviato speciale per “il Mattino” Antonio Manzo, la giornalista Stefania Marino, il Presidente del Centro Studi Ricerche “Pietro Laveglia” Giuseppe Colitti, il Presidente Comitato Comprensoriale Grande Lucania Tiziana Bove Ferrigno e altri ancora.
Patricia Luongo
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