Momenti di panico nella tarda serata dell'altro ieri nell'aula magna delle Scuole Elementari di via Matteotti, dove, promosso dalla Confcommercio e dalle associazioni produttive locali, era in corso l'incontro-confronto fra i tre candidati a sindaco (Roberto De Luca, Gaetano Ferrari e Angelo Paladino) in vista delle amministrative del 6-7 giugno prossimi. Erano da poco passate le 23,30 quando nell'aula, affollata da oltre 300 persone, è entrato un giovane del luogo che, in stato di ebrezza, ha azionato un estintore che aveva prelevato al piano terra della scuola. La sala si è riempita di polvere bianca ed è del tutto mancata la visibilità. In quel momento stava parlando il sindaco uscente, Gaetano Ferrari, che, come tutti gli altri, di fronte all'enorme nuvola bianca, ha subito cercato una via di uscita. È così iniziato un fuggi fuggi generale. In molti hanno pensato ad un terremoto, che stava crollando il soffitto o il pavimento. Una gran paura e il rischio di più gravi conseguenze. Sono immediatamente intervenuti i carabinieri della locale Compagnia agli ordini del comandante, capitano Domenico Mastrogiacomo, che hanno bloccato il responsabile del gravissimo gesto, il quale, non contento di quanto aveva già fatto, ha cercato, in tutti i modi, di opporsi ai carabinieri. Tutto questo, tra l'ira della gente che, precipitatasi in strada per la paura, è andata su tutte le furie quando è venuta a conoscenza dei fatti. E poco è mancato che il giovane non fosse linciato da qualcuno dei presenti, adirato più degli altri. Accompagnato in caserma, è stato arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale, disturbo di riunioni di propaganda elettorale, danneggiamento di locale pubblico e di ubriachezza molesta. Trattenuto nelle camere di sicurezza della caserma di via Pozzillo, ieri è comparso dinanzi ai giudici del tribunale di Sala Consilina, che hanno convalidato l'arresto e, in attesa del processo, gli hanno concesso i domiciliari. Prima del suo gesto, tutto si era svolto regolarmente. Il confronto fra i tre candidati a sindaco era avvenuto, infatti, all'insegna della lealtà e nel rispetto delle fondamentali regole democratiche
GIUSEPPE LAPADULA
tratto da: www.ilmattino.it
|