“L’altra toga” è il titolo del più importante Congresso Nazionale della Magistratura Onoraria degli ultimi dieci anni, sia per il numero che per la qualità dei relatori ufficiali, sia per i contenuti culturali e giuridici dei temi trattati. Il I Congresso, organizzato da Magistrati Onorari Uniti-Conf. MOT il sindacato Unitario di categoria si è svolto lo scorso 6 aprile presso la sede istituzionale dell’Organo di Autogoverno della Magistratura Onoraria a Roma. All’evento hanno preso parte tra gli altri il Ministro della Giustizia Angelino Alfano il Vicepresidente del CSM Sen. Avv. Nicola Mancino e il Sottosegretario Delegato per la Magistratura Onoraria Giacomo Caliendo unitamente ad esponenti di spicco delle varie espressioni dell’ANM, a tutte le ill. me categorie di settore docenti universitari magistrati e avvocati. “La Magistratura Onoraria al Tribunale, in Italia, ha ormai assunto un peso determinante e specifico, per rispondere alla sempre maggiore domanda di giustizia, da parte del singolo cittadino, in materie che più direttamente, coinvolgono i suoi diritti ed interessi più minuti e quotidiani: dalla circolazione stradale alle questioni condominiali, dalle truffe, alle minacce, alle ingiurie e diffamazioni, alle lesioni personali ed alle percosse” -chiarisce il Vice Procuratore Onorario presso il tribunale di Salerno Michele Di Iesu presente al Congresso a Roma- “l’Italia che viene collocata al 156° posto per efficienza della giustizia dove rispondere finalmente ed improrogabilmente alla domanda di rapidità dei processi. I soldi spendibili per pagare le sanzioni comunitarie, possono e devono servire invece, per rendere efficiente moderno e competitivo il sistema giudiziario italiano”. Una Magistratura Onoraria riformata nel senso della modernità e del’efficienza, attraverso un impiego di tutte le sue potenzialità e risorse, che hanno già dato prova di affidabilità e buon senso, è indispensabile perché l’attuale Governo decisionista e pragmatico, risponda al meglio all’ormai corale e incontenibile esigenza di un giusto processo. “La giustizia va resa efficiente ed europea e la Magistratura Onoraria, non deve più essere discriminata e malpagata, con gravi rischi per la sua autonomia ed indipendenza e di conseguenza, chi sceglie di fare il PM o il Giudice Onorario, non può svolgere altre professioni come quella di Avvocato, che creano intralci ed incompatibilità diffuse e non più configurabili, come emerge dalla stessa mutata sensibilità dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura. La lotta alla inefficienza e agli sprechi, voluta dalla legge “antifannulloni” targata Brunetta deve riguardare anche il settore Giustizia, attraverso una riforma organica della Magistratura Onoraria che dando sicurezza e stabilità sia capace di innescare quel ciclo virtuoso che il Ministro della Funzione Pubblica ed Innovazione pone al centro dello sviluppo dell’azienda Italia”. E’ il messaggio diffuso dalla Magistratura Onoraria. “A mio avviso possono essere presi in considerazione diversi punti – interviene il magistrato onorario salernitano Michele Di Iesu- non parlerei più di magistratura onoraria ma di altra aggettivazione perché il termine onorario non presuppone obblighi né diritti. Sarebbe opportuno che un membro della Magistratura Onoraria entri a far parte del Consiglio Superiore della Magistratura come portavoce della stessa magistratura onoraria. Sarebbe utile istituire una commissione composta da tutti i tagli dell’amministrazione giustizia di modo che questa potrà dare voce e suggerimenti alle legge finale”.
Antonella Citro
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