Una folla immensa e commossa di parenti, amici e conoscenti ha dato ieri mattina nella chiesa madre di San Giovanni, l'estremo saluto a Pasqualina Pagnotta, la pensionata 72enne investita ed uccisa lunedì scorso da un'auto, sulla provinciale che, dalla popolosa frazione Silla, porta al capoluogo. A celebrare il rito funebre è stato il parroco, don Otello Russo, che, all'omelia, ha espresso, con parole toccanti, tutta la sua solidarietà e quella dell'intera comunità sassanese ai familiari della vittima. Al termine della messa tutti si sono stretti, per le condoglianze, intorno al marito Giovanni Trotta, alle figlie Angela, Antonietta, Pierina e Rita (con loro c'erano i rispettivi mariti e figli), sui cui volti si coglievano i segni del dolore e della disperazione per la tragica morte della loro congiunta. Quindi in molti hanno accompagnato la salma al cimitero. In paese, intanto, non si ferma la rabbia della gente per il comportamento del conducente dell'auto investitrice, il 70enne Rocco Marotta, che, subito dopo il tragico evento, era fuggito via, facendo perdere le sue tracce. Individuato, a conclusione di una non facile attività investigativa dei carabinieri di Sala Consilina, guidati dal capitano Domenico Mastrogiacomo, e della stazione di Sassano al comando del maresciallo Francesco Nasti, gli sono stati contestati i reati di omicidio colposo e di omissione di soccorso. Finito in manette, gli è stato concesso il beneficio degli arresti domiciliari soltanto in considerazione della sua età avanzata. g.l.p.
tratto da: www.ilmattino.it |