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Dichiarazioni del sindaco di Polla in seguito all’audizione sul nuovo Piano Ospedaliero e la delibera approvata in Giunta


09-11-2008

Dichiarazioni del sindaco di Polla, Massimo Loviso, in seguito all’audizione svoltasi giovedì a Napoli, presso la V Commissione Regionale Sanità, sul nuovo Piano Ospedaliero e la delibera approvata in Giunta

“In concreto, per l’Asl Sa 3 si parla di chiusura degli ospedali di Agropoli, Roccadaspide e Sant'Arsenio, con forte penalizzazione di Sapri, ridimensionato a Pronto Soccorso con i servizi minimi necessari. Roccadaspide diventa ospedale di lungo-degenza, Agropoli punto oncologico d'eccellenza: di Sant'Arsenio addirittura non si dà menzione!”. A lanciare l’allarme è Massimo Loviso, sindaco di Polla, all'indomani dell'audizione nella V Commissione consiliare regionale campana, la Commissione Sanità. Un incontro al quale il primo cittadino di Polla ha preso parte insieme ad altri 14 colleghi della provincia di Salerno nei cui comuni insistono presidi ospedalieri, ai direttori generali delle tre Asl salernitane e al direttore dell'ospedale San Leonardo.

Durante l'audizione, che si è tenuta davanti al presidente Angelo Giusto, Loviso, in qualità dì componente della Conferenza dei sindaci dell'Asl Sa/3, ha contestato in maniera ferma e al tempo stesso propositiva i ventilati tagli alle strutture sanitarie in provincia di Salerno. Il giovane sindaco ha palesato tutti i suoi dubbi su quella serie di provvedimenti di rientro dal deficit della sanità, come programmato col Governo centrale, definiti “lacrime e sangue”.

“Siamo stati ricevuti – spiega Loviso – affinché venisse data ad ognuno di noi la possibilità di esprimere le proprie motivazioni ed i propri contributi in merito alla delibera di giunta regionale del 30 ottobre. In essa è previsto il disegno di legge per la riorganizzazione dei presidi di tutta la rete ospedaliera della Regione Campania. Inutile ricordare come tante strutture della provincia di Salerno vengono fortemente penalizzate o addirittura chiuse”.

Secondo Loviso l’Asl Sa 3 esce fortemente penalizzata dal piano, che va approvato entro fine novembre. Non facilita certo le cose il fatto che bisogna rientrare nei parametri fissati col governo centrale e se ciò non avviene ci sarà il commissariamento dell'assessorato regionale alla Sanità.

“Io – continua Loviso – ero l'unico componente della Conferenza dei sindaci presente, perché al tavolo sono stati invitati solo i sindaci di comuni sede di presidio ospedaliero. Ho rappresentato nel mio duplice ruolo la drammaticità di una situazione di tale portata. Certo, l'ospedale di Polla in questa delibera ne esce “bene”. Bene nel senso che rispetto a quello che succede in giro per la provincia, per il solo fatto che non ci toccano ci pare già una cosa positiva. Ma sicuramente questo non basta, ed infatti ho chiesto con forza un potenziamento dell'esistente, attraverso un ulteriore rafforzamento dei reparti d'eccellenza della struttura, in particolare per quelli che possono esercitare un effetto di richiamo verso i comuni confinanti della Basilicata. Parlo dunque di Urologia, Geriatria, Medicina Generale, Chirurgia generale, Oculistica e Otorinolaringoiatria: in modo da recuperare anche risorse economiche, incrementando la mobilità attiva, e costituire nuovi introiti per l'ospedale di Polla e quindi per la Regione Campania”.

La delibera di giunta non dice nulla sull’ospedale di Sant’Arsenio. “Ci sia chiarezza su Sant'Arsenio, ospedale per cui è prevista solo la chiusura! Mi batto e mi batterò – conclude il primo cittadino di Polla- perché Sant'Arsenio possa essere un polo riabilitativo di eccellenza a sud della provincia di Salerno. Il piano infatti ne prevede due: uno a Salerno città, e un' altro a sud della provincia. Si ipotizza di creare il secondo ad Eboli o Battipaglia, ma noi chiediamo che sia individuato a Sant'Arsenio, nell'estremo sud, perché noi cittadini stando più lontani abbiamo bisogno di essere garantiti. La nostra infondo è un'Asl virtuosa in Campania e se di “lacrime e sangue” si deve parlare, lo si deve fare per quelle Asl e per quegli amministratori che in tanti anni hanno generato questo enorme deficit sanitario. Prima si parta da loro, e solo dopo, se necessario, si arrivi alla Asl Sa/3 che è stata la più virtuosa della regione”.

 

By Antonio Sica

 

“In merito al presidio ospedaliero di Sant'Arsenio intendo precisare che detta struttura vive al momento la stessa situazione di quella nella vicina Polla. Non ci sono dunque piani di taglio posti letto e/o di reparti, né tantomeno ipotesi di chiusura generale dell'ospedale. Ciononostante ritengo importante ricordare la linea tenuta da tutti i sindaci e gli operatori del territorio coinvolto, che è quella della riconversione della struttura santarsenese in un polo riabilitativo d'eccellenza, punto di riferimento per tutta la parte a sud di Salerno, così come scaturito da numerosi ed unanimi incontri tenutisi negli ultimi mesi”.




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