Ennesima replica di un film quello proiettato eri sera alla Comunità Montana del Vallo di Diano. Il Consiglio, infatti, chiamato ad eleggere il nuovo presidente della Comunità Montana del Vallo di Diano, dopo le dimissioni del giugno scorso di Vittorio Esposito, ha fatto registrare ancora una volta il nulla di fatto. Eppure questa volta sembrava che l’accordo fosse stato davvero raggiunto. Il nome proposto, infatti, per dirigere il nuovo corso dell’ente comunitario di Padula, era quello del consigliere regionale Donato Pica. Ed invece, quando tutto lasciava pensare alla fumata bianca, ha preso il sopravvento il caos. A niente è servita la mediazione delle più alte cariche politiche che esprime il Vallo di Diano rappresentate, unitamente a quella di Donato Pica, dagli assessori provinciali Paladino, Arenare e Giuliano, tutti presenti in aula per partecipare ai lavori del consiglio convocato per l’elezione del presidente. Un film già visto che ha fatto gridare allo scandalo gli unici tre rappresentanti dell’opposizione di centro destra, rappresentata da Luciano Eboli, Giovanni Cancellaro e Michele Calandriello. «E’ una vergogna- riferiscono i tre consiglieri d’opposizione- a fronte di una maggioranza bulgara composta da circa 40 consiglieri, ogni qualvolta che siamo convocati in quest’aula ce ne usciamo con un pugno di mosche. Stessa tiritera per l’elezione del presidente del Consiglio generale la cui elezione aspettiamo da due anni. Una maggioranza divisa anche su un nome di garanzia istituzionale come Pica, quali prospettive può offrire al nostro territorio?». Maggioranza di centro sinistra, infatti, divisa su tutto, sia sul nome del presidente che sulla giunta, tanto da far gridare, ad un certo punto della discussione, all’ex presidente Vittorio Esposito «io vado via. Se avete i numeri per eleggervi il presidente fatelo, ma senza il mio assenso». «E’ uno spettacolo indecoroso- ha affermato l’assessore provinciale Rocco Giuliano dello SDI- Peccato vedere un Pd diviso in questo modo, incapace di trovare un minimo di unità. Un vero peccato per le sorti del nostro territorio» . L’appuntamento, ora, è per la settimana prossima.
ROCCO COLOMBO
tratto da: www.ilmattino.it |