Soppressione delle comunità montane, l'annuncio di Andria a Petina. Il presidente Russo: «Si al riordino e al voto diretto dei rappresentanti».
Alfonso Andria annuncia l'intenzione del governo di presentare a breve un decreto legge sulla soppressione delle comunità montane. Invitato a Petina per un convegno sulla fragolina di bosco il Ministro Ombra all'Agricoltura ha catalizzato l'attenzione della platea, composta per la maggior parte di amministratori locali. «Sono notizie che ho appreso giovedì scorso - ha dichiarato Andria -. Il Governo sarebbe intenzionato a portare nei prossimi giorni in Consiglio dei Ministri un decreto legge che sopprimerebbe senza sconti gli enti montani». E ha aggiunto: «Non ritengo giusto questo decreto legge perché creerebbe un vuoto a partire dalle risorse umane su cui poggiano le comunità montane, non si sa bene a quale destino verrebbero esposte. Un aspetto che crea un margine di indeterminatezza e di incertezza oltre ad un ulteriore elemento di perplessità. Soprattutto per gli operai stagionali, per gli idraulici forestali, personale storico delle comunità montane, personale tecnico amministrativo che ha accumulato negli nni un bagaglio di esperienze professionali rilevanti. Esempi di comunità montana che non funzionano ce ne sono di sicuro ma questo può valere anche per un ente comunale. Con ciò non si propone la sua abolizione piuttosto si interviene per farli funzionare». Andria conclude: «Questo è il mio punto di vista da sempre. Non devo captare la benevolenza di nessuno perché in tanti possono testimoniare che da presidente della provincia ho molto valorizzato il ruolo delle comunità montane persino nella programmazione negoziata, nella gestione degli strumenti della programmazione negoziata dei Patti Territoriali». Il presidente della Comunità Montana Alburni Ezio Russo, anch'egli fra i relatori ha commentato in maniera molto negativa la notizia: «Vedremo che cosa deciderà di fare Tremonti, intanto ritengo che le comunità montane non devono essere soppresse ma riorganizzate per renderle davvero enti di programmazione sovra comunale. Noi stiamo facendo la nostra parte, abbiamo chiuso il Bilancio in positivo, condividiamo numerosi servizi con i Comuni, dalla spazzatura, agli uffici tecnici, alla tutela ambientale. Credo che le elezioni dirette siano la soluzione a quella instabilità politica che troppo spesso coinvolge gli enti montani». Erano presenti all'incontro anche Corrado Martinangelo, Donato Pica e Edmondo Cirielli. Da quest'ultimo, che è attualmente presidente commissione difesa della Camera, non sono giunte né conferme né smentite. |