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Il rogo di Montesano poteva essere evitato. Processo per due vigili
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30-04-2008
Il rogo di Montesano poteva essere evitato. Appena un anno prima, due vigili urbani avevano compiuto un’ispezione nei locali: ora per omessa segnalazione circa le condizioni di sicurezza cono stati rinviati a giudizio dal gip di Sala Consilina. Se fossero state segnalate, nei tempi dovuti, le reali condizioni di lavoro in cui operavano i dipendenti del materassificio ”Bimaltex” di località Prato Comune di Montesano sulla Marcellana, forse si sarebbe potuta evitare la tragedia del 5 luglio 2006 che costò la vita a due operaie, Giovanna Curcio, di appena sedici anni, di Casalbuono, e Annamaria Mercadante, 49 anni, di Padula, entrambe vittime del terribile incendio che, quel giorno, appunto, divampò nei locali dell'opificio. Un anno prima, nel giugno del 2005, due agenti della Polizia Municipale del centro termale del Vallo di Diano, Domenico Giuseppe De Filippo e Michele Vignati, si recarono per un controllo tributario nei locali dell'opificio. Ebbene, per quei due vigili urbani, è stato disposto dalla magistratura del tribunale di Sala Consilina il rinvio a giudizio proprio per omessa segnalazione circa le condizioni di sicurezza o meno in cui si lavorava alla ”Bimaltex”. Condizioni certamente non in linea con le normative di legge, visto quanto avvenuto in quel tragico cinque luglio di due anni fa allorché la fabbrica di materassi andò improvvisamente in fiamme e le due sfortunate operaie non riuscirono a sottrarsi ad una morte atroce anche e soprattutto per l'assenza di adeguati e funzionanti sistemi di sicurezza. I due vigili compariranno in tribunale il sei ottobre prossimo così come disposto con decreto di citazione a firma del sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Sala Consilina, Carmine Olivieri. Intanto c'è stato ancora un rinvio del processo a carico del titolare della ”Bimaltex”, l'imprenditore calabrese, Bruno Maceri, unico imputato della morte delle due operaie. Il motivo: la improvvisa quanto motivata indisponibilità del giudice, Paola Lombardi. Il processo è stato pertanto aggiornato a lunedì, 12 maggio prossimo. Nell'udienza, dovevano essere ascoltate dal pm, Carmine Olivieri, e dagli avvocati sia della difesa sia dei familiari delle due vittime, le operaie Loredana Monaco e Marianna Panico, anch'esse dipendenti della ”Bimaltex” e, per loro fortuna, scampate al devastante incendio di quel maledetto cinque luglio del 2006. Nella stassa udienza, oltre a quelle delle due operaie, doveva esserci anche la deposizione di un uomo che, nel momento in cui si svilupparono le fiamme, si trovava per caso nel materassificio.
GIUSEPPE LAPADULA
tratto da: www.ilmattino.it |
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