L’Inferno di Dante nelle Grotte a Pertosa compie un anno
Nel periodo gennaio-agosto 2006, (periodo in cui lo spettacolo “L’Inferno di Dante” non era ancora fruibile), gli ingressi paganti nelle Grotte dell’Angelo sono stati 56.147, mentre da gennaio ad agosto del 2007 insieme ai 55.672 biglietti delle Grotte sono stati registrati ben 17 mila 727 ingressi per l’Inferno di Dante, con un apporto del 30 per cento nel totale degli ingressi nelle Grotte.
sarà festeggiato con una magnifica torta offerta a tutti i visitatori, in occasione della prima candelina di compleanno dello spettacolo.
Il regista Mimmo Corrado, per l’occasione: “desidero in tal modo ringraziare tutti quanti hanno contribuito al successo delle rappresentazioni. In primo luogo il pubblico entusiasta e poi i 33 collaboratori –tra attori, tecnici, costumisti, eccetera”.
La Fondazione MIdA, che gestisce le Grotte dell’Angelo, ha promosso questo evento - sostiene il Presidente Rosario Bonavoglia- “perché esso rappresenta una “performance universale” cioè capace di proporre arte, spettacolo, cultura e di coniugare tutto questo con la promozione del patrimonio ambientale delle Grotte dell’Angelo. L’obiettivo che ci poniamo adesso, -continua Bonavoglia- è quella di realizzarne una versione in lingua inglese, in modo da potere offrire ai turisti stranieri l’opportunità di uno spettacolo di statura internazionale”.
Virgilio Gay, Direttore della Fondazione MIdA, afferma che la nuova sfida sarà quella di adoperasi affinchè il territorio possa costruire – intorno a tale evento – una serie di attività in grado di produrre risultati tali da favorire la destagionalizzazione dei flussi turistici: obiettivo perseguibile soltanto col ricorso a politiche di sistema.
I dati parlano chiaro. Accanto cioè ai 70 mila visitatori registrati ogni anno, bisogna affiancare un 30% di presenze in più, sforando così i 100 mila visitatori e avvicinandosi sempre più alla Certosa di San Lorenzo.
Con L’Inferno di Dante, le Grotte hanno fornito una occasione da non perdere al visitatore, compiendo un grosso salto di qualità nell’offerta turistica destagionalizzata, avvantaggiando l’indotto delle strutture ricettive e della ristorazione.
Salvatore Medici