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Il vescovo Spinillo: scomunica per i piromani, basta danni alla natura


18-08-2007

Il Vallo di Diano continua a bruciare. Dopo i roghi della settimana scorsa, che hanno mandato in fumo oltre trenta ettari di bosco, ieri notte le fiamme hanno nuovamente ripreso la loro furia distruttrice, devastando intere superfici che hanno messo a dura prova, ancora una volta, le energie dei soccorritori. Ad essere particolarmente interessati dalle fiamme, questa volta, è stata la montagna del Corticato di Teggiano e la contrada Campanelle di San Rufo dove, addirittura, si è temuto che le fiamme potessero raggiungere alcune abitazioni tra cui gli agriturismo «Acquafredda» ed «Erbanito». Il tempestivo intervento delle squadre antincendio della comunità Montana del Vallo di Diano, dei Vigili del Fuoco di Sala Consilina, degli agenti del Corpo forestale e di tantissimi volontari, supportati da due elicotteri della protezione civile, impegnati anche per tutta la giornata di ieri per evitare che il vento potesse provocare altre situazioni di pericolo, è stato fondamentale per arginare i danni. Su questa piaga legata agli incendi che ormai sembra aver attecchito anche in questa parte della provincia salernitana ha inteso far sentire la sua voce il vescovo di Teggiano-Policastro monsignor Angelo Spinillo. «Provocare danni alla natura è un peccato gravissimo- ha detto il presule- Non è possibile che si possa continuare a violentare in maniera così assurda l'ambiente in cui si vive che non è roba nostra, da poterne disporre come vogliamo, bensì è parte di tutti e tutti siamo chiamati a salvaguardarlo ed a proteggerlo. Fino al 1800, chi bruciava la vigna del vicino veniva addirittura scomunicato dalla Chiesa». «Ora non dico che queste persone irresponsabili debbano seguire la stessa sorte, però vorrei far notare loro che la stessa Chiesa condanna senza appello azioni così dannose e, pertanto, chi si macchia di tali crimini, commette uno dei peccati più gravi di cui un cristiano possa macchiarsi. Il mio appello, pertanto- conclude il vescovo Spinillo- va a tutti gli abitanti del nostro territorio affinché si impegnino a salvaguardare ed a proteggere quanto più possibile la natura come dono di Dio ed impegnarsi, altresì, a collaborare con le Forze dell’ordine affinchè si scoprano gli eventuali attentatori». Gli agenti del corpo forestale del Vallo di Diano, unitamente alle altre forze dell’ordine presenti sul territorio, sono intanto impegnati nella ricerca dei responsabili. «Nei loro confronti ci costituiremo parte civile- ha tuonato il deputato dei Verdi di Sassano, l’onorevole Tommaso Pellegrino- Nei panni di questi piromani, che tanti danni stanno arrecando al parco nazionale del Cilento-Vallo di Diano, io non sarei certamente tranquillo. Dovranno sempre sperare di non essere mai scoperti perché se soltanto uno di essi sarà individuato, pagherà un caro prezzo per la sua scelleratezza».

Rocco Colombo

tratto da: www.ilmattino.it



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