Ieri, alle 12, si è riaccesa la speranza per le sorti di Nicola C., il 74enne di Padula che, dopo essere stato sottoposto ad un intervento al ''Ruggi'', ritenuto unico al mondo nel suo genere e per la tecnica utilizzata, era stato poi ricoverato, in condizioni gravissime, all'ospedale di Polla. Ieri mattina, infatti, i medici del nosocomio del Vallo di Diano hanno sottoposto il paziente - sempre in prognosi riservata - ad una dialisi. I livelli della pressione di Nicola C. erano infatti tornati nella norma, anche se le condizioni generali continuavano a rimanere stazionarie. E cioè gravissime. Ma il fatto stesso che i medici siano riusciti a sottoporlo ad una dialisi fa ben sperare per il futuro. L'anziano, infatti, era stato operato al ''Ruggi d'Aragona'' il 25 giugno scorso dal dottore Carmine Napolitano, già primo aiuto del professor Huscher al ''San Giovanni'' di Roma e da poco più di un mese alla Chirurgia Generale dell'ospedale di via San Leonardo. Napolitano aveva eseguito la resezione di due neoplasie sincrone (una al rene, l'altra al colon sinistro), asportando, in laparoscopia, anche il surrene. Un intervento presentato come unico al mondo nel corso di una conferenza stampa alla quale, oltre al dottor Napolitano, era presente anche il manager del ''Ruggi'', Domenico Pirozzi. Il paziente, dopo il complesso intervento, si era ripreso e, dopo meno di dieci giorni di degenza, era stato dimesso sabato scorso dopo essere stato sottoposto ad una serie di accertamenti che avevano sancito il suo ritorno a casa. Poche ore dopo, però, l'anziano si era sentito male, denunciando anche una preoccupante difficoltà respiratoria. Le sue condizioni peggioravano rapidamente, tanto che i suoi familiari avevano deciso di trasferirlo all'ospedale di Polla. Qui il 74enne era stato rioperato nella mattinata di domenica dall'equipe del dottor Rocco Cimmino a causa di una peritonite acuta. Una vasta infiammazione provocata, secondo una prima verifica, dal distacco di un punto di sutura al livello del retto causato, sembra, dal cedimento dei tessuti. Una eventualità contemplata nei manuali di Medicina e ritenuta comunque remota, visto il suo basso livello di incidenza (5% dei casi). Subito dopo l'intervento di rimozione dell'infezione - anche questo perfettamente riuscito - il 74enne era stato ricoverato, in prognosi riservata, presso la divisione di Rianimazione. Le sue condizioni erano giudicate particolarmente critiche. Ieri mattina, però, non appena i livelli della pressione sono stati ritenuti nella norma, si è proceduto ad una prima dialisi. Una pratica temporanea ma necessaria, visto che al paziente è stato già asportato un surrene e nelle condizioni attuali l'organo non era in grado di sopportare con efficienza le sue funzioni di depurazione. Intanto, al ''Ruggi'' proseguono gli accertamenti del dottor Federico Pagano. Il direttore sanitario ha avviato un'inchiesta interna per verificare eventuali errori o carenze. Ma, al momento, dopo aver visionato la cartella clinica del paziente e la stessa registrazione video dell'intervento in laparoscopia, non sono emersi addebiti nei confronti del dottor Napolitano. (to.si.) |