Richiesta abolizione dell'art.37 del DDL approvato dalla Giunta regionale (collegato alla legge di stabilità).
NO ALL'ABOLIZIONE DELLE COMUNITA' MONTANE
Mi associo alle considerazioni espresse dal Presidente dell'VIII Commissione Consiliare della Regione Campania on. Pietro Foglia e degli on. Pica, D'Amelio e Abbate condividendo l'illegittimità dell'art.37 del DDL approvato dalla Giunta regionale che di fatto sopprime le Comunità Montane in dispregio allo Statuto regionale vigente e al D.vo 267/2000 che ne prevedono il riconoscimento con le relative funzioni e in contrasto anche con le normative statali, in particolare la Legge 135/2012 che ha sancito l'esistenza delle Comunità Montane trasformandosi in Unione dei Comuni e il D.D.L. Del Rio, rinviando alle Regioni, nell'ottica della propria autonomia, il riordino territoriale, prerogativa esclusiva del Consiglio e non della Giunta. Conoscendo i territori, le realtà economiche e sociali, i livelli di crisi occupazionali, non può essere ignorata la storia, il ruolo e le funzioni svolte dalle Comunità montane e dai suoi operatori idraulici forestali che lavorano a tutela della difesa del suolo e del patrimonio boschivo.
Inoltre va portato a conclusione l'iter di approvazione della proposta di legge “Testo unificato, reg. gen. 178 e 280, Riforma delle Comunità Montane in Unioni Montane dei Comuni, riordino ordinamentale, territoriale e funzionale”, già incardinata in Consiglio regionale, proposta frutto del lavoro di abbinamento dei due testi nella sottocommissione e approvata dalle Commissioni consiliari congiunte, prima e ottava, nella seduta del 21-6-2012 all'UNANIMITA'.
Pertanto invito il governatore CALDORO a ritirare l'art.37 dal DDL.
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