La Provincia di Salerno si costituirà parte civile, dinanzi al Tribunale Penale di Salerno nel cosiddetto “Processo Chernobyl” che come ribadito prende il nome dall’omonima inchiesta partita dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua a Vetere inerente i rifiuti tossici interrati in Campania ma che ben presto si è estesa anche ad altre regioni del sud Italia. Ad annunciarlo è l’assessore provinciale all’Ambiente e agli Affari Legali Adriano Bellacosa. «Il presidente Antonio Iannone – spiega - ha raccolto immediatamente la sollecitazione formulata da parte del sindaco di Polla e consigliere provinciale Rocco Giuliano, perché anche la Provincia di Salerno si costituisse parte civile, quale ente danneggiato, dalle gravissime condotte contestate ai trentanove imputati del “Processo Chernobyl». «Si tratta – aggiunge Bellacosa - di una prima azione da porre in essere, a tutela del territorio della provincia di Salerno, e in particolare del Vallo di Diano, partecipando attivamente al processo di accertamento delle condotte illecite, cui dovrà unirsi ogni sforzo, sia amministrativo che politico, perché si ripari al danno arrecato alla nostra terra, con incisive ed efficaci azioni di risanamento». Intanto mentre continuano a far discutere le dichiarazioni del pentito Schiavone sull’interramento di rifiuti tossici e pericolosi i comuni di Atena Lucana, Caggiano Pertosa, Polla, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio, San Rufo Sassano Teggiano Sala Consilina e in ultimo Monte san Giacomo unitamente alla Comunità Montana Vallo di Diano hanno deliberato in consiglio di costituirsi parte civile nel processo in corso. Va detto che i 39 nomi finiti nel mirino della inchiesta Chernobyl dovranno rispondere di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti ambientali inerenti il traffico illecito di rifiuti speciali, il danneggiamento aggravato, la gestione illecita di rifiuti inquinanti dispersi nell'ambiente, il disastro ambientale, falsi e truffa aggravata ai danni di enti pubblici). Mentre si stima che dal gennaio 2006 al luglio 2007 sono circa 980.000 le tonnellate di rifiuti abbandonati nell’ambiente.
Antonella Citro
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