Ieri pomeriggio, interruzione per circa un’ora della Statale 166 a ridosso del centro storico di San Rufo a causa delle operazioni di imbracatura e carico di un enorme masso pericolante di roccia calcarea, emerso in seguito ai lavori di messa in sicurezza del versante franato con l’alluvione del novembre 2010.
Imbracato con grossi cavi di acciaio, il blocco di pietra dal peso di ben 180 quintali è stato sollevato da una imponente idrogru capace di sollevare 116 tonnellate. Le manovre, già di per se rischiose, si sono svolte con grande tensione degli operatori e degli spettatori per la presenza tra l’altro di un cavo elettrico che divide il terrazzamento del signor Orlando Abramo dall’adiacente strada. È stato quindi necessario scavalcare il filo della corrente pubblica prima di adagiare, con cura, il grande masso su un camion di 600 quintali a pieno carico. La larghezza del macigno ha obbligato ad aprire parzialmente la sponda del cassone, successivamente fissata per la opportuna sicurezza.
Il blocco è stato quindi trasportato in un opificio di lavorazione della pietra per ricavarne portali, soglie, scalini e simili.
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