Semplicemente 'indie', per una volta senza altri aggettivi. Quello dei belgi Confuse The Cat (guidati dall'ex voce dei superlativi Reiziger) č proprio uno di quei dischi per il quale il termine 'indie' sembra essere stato ideato: nč troppo 'rock', nč troppo 'pop': 'in medio stat virtus', dicevano i latini. Le classiche chitarre che costruiscono paesaggi suggestivi, un tantino sognanti, ma senza diventare melense ('Delay is the new distortion'). Una voce, anzi due, che si sovrappongono o si isolano, a tratti prendendo tutta la scena, relegando gli strumenti a soffice sfondo e trasformando i pezzi quasi in declamazioni poetiche, ('Do You Know The Words', 'New Medicine'). In altre occasioni ('Nora', 'Jeannefrancesdivan') si fa strada un guitar pop che tenendo presenti certe fonti inglesi e americane, cerca di non citarle in maniera troppo esplicita. Ovviamente, non poteva mancare nemmeno l'influenza dei conterranei dEus ('Pushin'it'). Semplice, diretto e intenso: dal Belgio una nuova 'perla', una ventata di freschezza della quale veramente si sentiva il bisogno.I Confuse The Cat (con il cantante dei mai dimenticati Reiziger) non suonano strumenti ma emozioni. Si incontrano a metā strada con gli Interpol creando un suono puramente indie, fatto di voci limpide e chitarre rock... Per qualsiasi inserzione o notizia: dmcinzia@hotmail.it/cinziadm@valloweb.com |