
Le Origini
Il culto di Bacco, dio del vino, della vendemmia e dei vizi, nell’antichità era ovunque diffuso e conosciuto.
I baccanali erano le feste tumultuose e sfrenate, importate dalla Magna Grecia a Roma, che si celebravano proprio in onore di questo dio. Si svolgevano ogni tre anni, per tre giorni e tre notti, nei boschi e sui monti, prevedendo danze, cori e messinscene.
Tali festeggiamenti erano così sregolati che nel 186 a.C. vennero aboliti dal Senato romano: nonostante questo, la legge non fu rispettata ovunque e in alcune zone si continuò a celebrare il vecchio rito, anche se in maniera più composta.
Via Bacco
Dagli scatti fotografici delle macerie provocate dal violento sisma del 1980, che colpì in maniera devastante anche il Comune di San Gregorio Magno, fu scoperto un frammento di coccio rinvenuto in Via Bacco sul quale era raffigurata la scena dell’adozione del culto del dio Bacco dalla mitologia Greca, prova del fatto che tale pratica era diffusa anche a San Gregorio Magno. Tale tradizione sussiste tutt’oggi: Via Bacco infatti è caratterizzata dalla presenza di grotte centenarie scavate nella roccia, che custodiscono ottimi vini prodotti secondo antiche e originali usanze.
Un vino ricco di storia quindi, dalle qualità organolettiche e aromatiche particolari, il cui gusto può oscillare tra un barbera e un merlot, un aglianico e una malvasia nera.
L'evento
Con Baccanalia ogni anno a fine agosto Via Bacco riapre le sue tipiche cantine e si trasforma in un popoloso borgo che rivive i fasti delle antiche feste in onore del dio Bacco. Tutti sono invitati ad assaggiare l’ottimo vino e i gustosi piatti della cucina gregoriana, tra musiche e danze della tradizione, che allietano una festa unica nel suo genere. Durante la manifestazione, inoltre, numerose aziende agricole locali espongono i prodotti tipici di San Gregorio Magno – soprattutto sottolii e prodotti caseari – per permetterne la degustazione. |